Gennaio 2020, autoprodotto, Crossover/Nu metal

  1. Martin lost his head
  2. El Baldo
  3. Leviosa
  4. Hollaback Girl (Gwen Stefani cover)
  5. Whack

Ginocchia in gola e drop qualsiasicosa

Ciao caro e fidato lettore, oggi ti guido nell’ascolto di For One Point, l’EP di debutto dei veronesi WHAT!

Non è vero! Non ti guiderò da nessuna parte, ma ti racconterò cosa ti succede quando metti questo cd nel lettore…

La tua bella smart tv con Netflix e mille strane funzioni torna un bel baulotto a tubo catodico con Tmc2 e Mastrota che vende materassi in-offerta-solo-per-oggi (questo non cambia in effetti), Spotify? Via! Spazio a cassette e cd; tute ovunque e pantaloni larghi. Tu no, se sei vecchio resti vecchio: bentornati nineties!

I muri tremano per forza, perché il volume dell’amplificatore non può rimanere sotto la metà corsa.

La cervicale si farà sentire oggi e ancora di più domani perché no mio caro, non resisterai a saltare come un matto per casa e fare di sì al pavimento (come se fosse il tuo più complice amico, un po’ come il buon “my closest friend linoleum”), avrai il fiatone e sarai sudato.

Cinque tracce tra cui una cover, per lanciare nell’oceano musicale questa band freschissima nonostante il genere di vecchio stampo. Genere che purtroppo manca tanto in questa era di trapper sparasoldi, macchinoni e orologi degni dei migliori broker finanziari.

Attenzione che quando dico “vecchio”, lo dico nella migliore delle accezioni, con l’idea che non si fanno più le cose fatte bene come una volta. Ma la Valpo Garda Jumpin’ Squad ce l’ha dentro tutto quel decennio di chitarroni, ginocchia al petto e capelli da far ondeggiare al vento, sudati, in un pogo violento, per cortesia.

Giocano tra sound pesante e testi con la giusta dose di goliardia. “El Baldo”, pezzo dell’EP, per quel che mi riguarda, è un mix di urla, riff incastrati tra il 1999 e il 2002, ritmi di batteria che ti centrifugano le cervella e testi che prendono la tradission e la traducono per il resto del mondo.

Un sound tutto internazionale che parte da radici ben ancorate tra il lago di Garda e la Valpolicella, per realizzarsi ed esprimersi completamente nelle bastonate che il quartetto riesce a menare dal palco.

Se dovessi raccontarti questa band con una fotografia, ti racconterei di un Jonathan Davis (chiaramente veneto) completamente sbronzo di Valpolicella Ripasso e pearà (piatto tipico veronese) con la testa collassata su una tavola ricoperta da una cerata a quadri bianchi e rossi e la Gazzetta dello sport di fianco, decorata con qualche esagono di vino rosso lasciato dal bicchiere.

A proposito, su che carta è “Per un punto…? E quanto fa Quindici e diciotto?

Se ami o hai amato band come Limp Bizkit, Deftones, Korn, Rage Against The Machine, Soulfly, Mudvayne, Coal Chamber e compagnia bella, credo tu debba investire qualche ora della tua vita ad ascoltare la squadra (as)saltatori Valpolibenacense.

La Scimmia Verde

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