2022, Riff Records, Electro rock

  1. Indimenticabile
  2. Elettricità
  3. Facile Preda
  4. Il Mondo Fuori (Germi)
  5. Soldier Angel

Raffinatezza e chitarre distorte a braccetto

Sarà che sono un fottuto nostalgico un po’ aggrappato (con unghie, denti e anima) a quella metà finale del periodo che va dal 1995 e che si ferma inesorabilmente a una quindicina d’anni fa, ma a me sta Zelda Mab piace proprio assai. In realtà i richiami ai bei tempi sono solo echi lontani nelle memorie di chi, come me, ha divorato la musica di quei periodi, ma il sound della producer è assolutamente fresco e puntato al tremila, più che al millenovecento.

La polistrumentista Gloria Abbondi non ci è affatto sconosciuta solo che, tra passamontagna e nomi d’arte, si fatica a riconoscerla così facilmente, eppure basta trascorrere poco meno di un minuto sul brano che dà il titolo a questo EP d’esordio, “Elettricità”, per ritrovarsi catapultati in sonorità che suonano come lontane amiche ai padiglioni auricolari di mammiferi come il sottoscritto.

Infatti la Nostra, ha imbracciato il basso in formazione d’assalto nei Sick Tamburo (ex Prozac+) dal 2014 al 2019 e, a parer mio, un richiamo di quelle linee vocali e metriche “alla Prozac+” si respira, e per fortuna!

Un EP rapido, intenso e carico di… Elettricità. Le 5 tracce che lo compongono altalenano tra quel rock con leggere affinità punk tipico della seconda metà dei ’90 e primi 2000 e la raffinatezza delle liriche e dell’ugola di Gloria Abbondi (“Facile Preda”).

Un album tutt’altro che scontato, eppure sarebbe semplice per una musicista col suo background affidarsi a soluzioni “facili” come circondarsi dei migliori professionisti che la penisola (o fuori) offre e invece Lei questo “Mondo Fuori” lo guarda dalle sue stanze, in cui si immerge tra corde e legni di chitarre e bassi, synth e campionatori per produrre, in totale autonomia, (suonando tutti gli strumenti presenti all’interno del disco) un EP d’impatto e che lascia decisamente il segno.

Conlcude la tracklist la traccia “Angel Soldier”, unica cantata principalmente in inglese che prende un sapore chiaramente più internazionale, ma che trasuda lo stile di cui sopra.

Che vuoi che ti dica: io sto EP l’ho già consumato di ascolti e ora non mi resta che attendere l’annunciazione di qualche bel concertino dove poterne fruire a pieni volumi e impatto.

Se ami l’elettronica mixata al rock con l’eleganza sfrontata di chi suona duecento strumenti e riesce a comporsi un album in completa autonomia, non puoi sottrarti all’ascolto di “Elettricità”, l’EP d’esordio solista di Zelda Mab.

La Scimmia Verde

2 pensieri riguardo “RECENSIONE | Elettricità EP – Zelda Mab

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