Martedì 27 dicembre, i Sacromud pubblicano il nuovo videoclip di ‘Exodus’, brano estratto dal nuovo album, dove conficcano la bandiera della propria musica nel sacro fango dei diritti umani. Per i Sacromud la migrazione è un diritto dell’uomo e l’accoglienza doverosa umanità, e così presentano il nuovo brano:
«Exodus è un omaggio a tutte le persone in movimento sopra un pianeta in movimento, è dedicato ai popoli nativi e ai popoli deportati, vittime dello stesso assassino, è il pulsare accelerato di popoli in fuga da guerre e oppressioni, è il cuore che batte contro ogni tipo di discriminazione, è il ponte arcobaleno tra le persone, qualsiasi esse siano.»
Il videoclip è stato realizzato mettendo a confronto due arti antiche e una macchina contemporanea. Le arti antiche sono la musica, quella dei Sacromud, appunto, e l’arte visiva dell’artista e pittore Andrea Grosso Ciponte. La macchina moderna è la controversa e discussa A.I. – artificial intelligence – l’intelligenza artificiale.
Quest’ultima, controllata sempre da Andrea Ciponte, fa da tramite tra Exodus e la visionaria percezione del pittore; l’animazione del video è un trepidante alternarsi di suggestioni che si autogenerano, compenetrano e uccidono a vicenda.