Giunto alla sua V edizione, torna dal 20 al 24 luglio Videocittà, il festival ideato da Francesco Rutelli con la direzione creativa di Francesco Dobrovich che esplora le forme più avanzate dell’audiovisivo, per mappare i molteplici sguardi sul mondo di oggi e costruire gli immaginari del futuro. 

L’edizione 2022 presenterà per la prima volta una sorprendente installazione multimediale e immersiva che reinterpreterà l’architettura del monumento simbolo del quartiere Ostiense e della Roma “moderna”, il Gazometro. L’opera, firmata dallo studio multidisciplinare *fuse e dal titolo Luna Somnium, èuna sfera sospesa al suo interno con un diametro di 20 m, proiettata su 360°, visibile da gran parte del territorio urbano.

Tra stupefacenti installazioni, live, videoarte, virtual reality, nft, talk formativi e divulgativi e iniziative dedicate ai più piccoli, un’esperienza immersiva di cinque giorni in compagnia di artisti, creators, makers e leader digitali

Videocittà dedica la quinta edizione del Festival della Visione alla Transizione, digitale ed ecologica: un processo che, con visione strategica, pragmatismo, scelte condivise e partecipate, porti concretamente alle necessarie innovazioni e a un nuovo e più radicale modo di interpretare il rapporto fra essere umano e ambiente. 

Cuore pulsante del festival saranno le esibizioni live e le AV performance con il digital artist francese Maotik, la creazione dell’artista multimediale giapponese Daito Manabe insieme a Yukiyasu Kamitani, pioniere nel campo della decodifica cerebrale, l’irlandese Max Cooper con il suo ultimo lavoro Unspoken Words, Franz Rosati, il dj set del visionario produttore multiplatino Mace in dialogo con  i visual site specific della visual designer Lorenza Liguori che curerà ancne i visual dell’AV performance della cantautrice italo colombiana Joan Thiele, Sick Luke con il celebratissimo album d’esordio X2, i Mokadelic, autori  di colonne sonore per il cinema, il teatro, la TV e la pubblicità e attualmente impegnati a rappresentare in forma di musica le riflessioni sul climate change. Non mancheranno inoltre momenti di approfondimento con talk e cicli d’incontri curati dalla docente Caterina Tomeo e dal critico Nicolas Ballario che intervisterà grandi comunicatori di generazioni diverse come Oliviero Toscani, Legolize,  Raissa e Momo, WordlyAlvar AaltissimoEterobasiche, Geopop, Martelli, cui si aggiungono l’assegnazione del premio Videocittà Awards, dedicato alle nuove frontiere dell’audiovisivo, oltre che una sezione dedicata ai più piccoli.

Ma ad abitare la “cittadella dell’audiovisivo contemporaneo” anche le opere della sezione videoarte curata da Ra Di Martino e Damiana Leoni, con i lavori di di artisti internazionali come la pluripremiata regista e artista audiovisiva statunitense Wu Tsang, per la prima volta a Roma,  Meriem Bennani, artista marocchina in forte ascesa nel mondo dell’arte internazionale, Ada M. Patterson giovanissima artista originaria delle Barbadosl’israeliana Keren Cytter e l’anglo palestinese Rosalind Nashashibi, che nel 2007 ha rappresentato la Scozia alla Biennale di Venezia per poi essere nominata al Turner Prize nel 2017Ma anche lafranco-algerina Zineb Sedira, l’egiziano Hassan Khan le italiane Elisabetta Benassi e Monica Bonvicini e gli italiani Hilario Isola e Enrico Ascoli, lo scozzese Douglas Gordon e l’algerino Philipe Parreno  con il pluripremiato A 21st Century Portrait, un videorealizzato con l’ausilio di 17 telecamere e  incentrato sui movimenti del calciatore Zinedine Zidane nel corso di una singola partita  del 2005.

E ancora, Presente Futuro, una grande mostra collettiva concepita come installazione site-specific, nata dalla collaborazione fra Videocittà e Reasoned Art, con le creazioni del mago del motion design Esteban Diacono, dell’artista tedesco Extraweg, le visioni ispirate ai dipinti rinascimentali del canadese Scorpion Dagger, le creazioni emozionali del collettivo parigino di designer e illustratori Parallel Studio e le installazioni cinetiche del norvegese Jan Hakon Erichsen, conosciuto come “il distruttore di palloncini” e gli iconici ritratti senza volto di Skygolpe, le opere dell’artista new pop Giovanni Motta, la distintiva tecnica artistica di Fabio Giampietro e la narrazione post-umana di Giuseppe Lo Schiavo. Fino ad arrivare ai lavori di artisti italiani riconosciuti nel campo, come: Giuseppe Ragazzini, Emanuele Dascanio, Tommaso Buldini, Marcello Baldari, Marco Zagara, Nicola Caredda, Niro Perrone, Giuseppe Veneziano, Filippo Ghisleri, Aurorae, Lorenza Liguori e Fabiola Sangineto. 

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