
PAOLO BENVEGNÙ, dopo l’uscita del suo EP “SOLO FIORI”, presenterà live i brani di questo nuovo lavoro discografico e quelli che hanno segnato la sua ormai trentennale carriera durante due speciali appuntamenti dal vivo organizzati da Magellano Concerti, Officine della cultura e Whodo: sabato 6 maggio all’Auditorium Parco Della Musica Ennio Morricone di ROMA (ore 21:00, Viale Pietro de Coubertin, 30)e venerdì 12 maggio alla Santeria Toscana 31 di Milano (Viale Toscana 31).
Durante questi concerti unici Benvegnù avrà al suo fianco tre nomi di spicco del panorama cantautorale italiano: BRUNORI SAS salirà sul palco con lui a Roma, mentre MALIKA AYANE (che ha duettato con Paolo nel singolo “Non esiste altro”, contenuto nell’EP “Solo fiori”) sarà sua ospite sia a Roma che a Milano, data in cui, con Benvegnù, suonerà anche PACIFICO.
Per Benvegnù questi tre artisti non sono solo colleghi ma anche amici, fonti di ispirazione, sorgenti di vita e forza, guide verso orizzonti magnifici, e per raccontare l’incontro con ognuno di loro e provare a descrivere la felicità e l’onore che è per lui averli sul palco, queste sono le sue parole:
BRUNORI SAS
Centobuchi, provincia di Ascoli Piceno. 2009Dario era già Dario.
Un giovane uomo mi si avvicina, nel parco adiacente ci sono trecento altre persone.
Lui è un giovane uomo che conosco. L’ho visto suonare. È intelligentissimo, veloce, entusiasta, appassionato, fantasioso, leggerissimo e profondissimo.
Così ci parliamo, ma veramente.
E riconosco nei suoi occhi le aperture degli orizzonti verso il mare. Nel tono e nella parola, l’inseguimento velocissimo delle intuizioni fulminee.
Sono così diverso, io, che non posso che gettarmi a capofitto nelle sue vertigini.
Dario Brunori l’ho conosciuto, ma veramente, così. Dall’una alle tre di una domenica mattina di fine agosto, e ne rimasi folgorato.
In verità, la sua Opera era già in atto. Le canzoni bellissime, alte di volo a capofitto.
Camminava come se il destino fosse già scritto ed io ne potessi essere testimone, in una serata normale, per me totalmente inusuale.
Come vedere camminare la Storia. E la Storia parlasse per lui. E la Storia lo ha fatto.
Suoneremo insieme. Rideremo insieme. Mi insegnerà, come sempre, a guardare il cielo. E ci sentiremo leggerissimi.
MALIKA AYANE
Berlino, Karl Marx Straße. Aprile 2016C’è un enorme viavai.
Biciclette sfrecciano come pallottole sulle ciclabili, maledicendo chi sbaglia corsia.
A piedi, verso Potsdammer Platz, cammina una giovane donna.
La riconosco.
L’ho sentita cantare. L’ho vista in televisione. L’ho ascoltata alla radio. Ho letto decine di sue interviste.
Le nostre strade quasi si incrociano, ma non ho il cuore di disturbarla.
È sorridente, di una vitalità contagiosa che fa brillare il cielo vagamente soleggiante, opaco ed umido di una città che sembra un porto, eppure è lontana dal mare.
Non ho il cuore di disturbarla perché in quella voce, che ora chiama un amico, c’è tutta la storia del mondo.
C’è una madre, il canto delle sirene, tutti i colori del mondo, il sentimento, le migrazioni degli uccelli tropicali ed il volo delle rondini che tornano a maggio.
C’è una ragazza, c’è una sorella e c’è il mondo. Tutte le voci del mondo.
Io, Malika Ayane, l’ho conosciuta così.
Sfiorandola, immaginandola, ammirandola.
Ma poi, indovinate..
Sono diventato sfacciato e così le ho chiesto un dono che Lei ha esaudito.
Fare esplodere parole che aspettavano lei per esplodere.
Parole che cercavano una ragazza, una madre, una sorella.
Suoneremo insieme. Rideremo insieme. Mi insegnerà le Altezze mai sognate. E ci sentiremo leggerissimi.
PACIFICO
Milano, Centro Sociale Leoncavallo. 1995Riconosco una Forza indicibile.
C’è un giovane uomo che suona e che sogna.
Il contesto è invernale. La musica è Rituale. Le pareti amplissime diventano scenari di vita, le Parole diventano tempeste, uragani, spazi delicatissime, slanci e movimenti quasi di guarigione, di liberazione, di sfioramento.
Il poeta non urla. Non urla mai.
Se lo fa, allora l’urlo è all’interno, e si riflette negli degli altri.
I poeti sono fortissimi, incrollabili e inafferrabili.
E sono delicatissimi. Per questo sono Fortissimi.
Pacifico, io l’ho conosciuto così.
Ad un concerto del suo gruppo.
Un concerto di materia fluidissima, Bellissima. Tra armonia e letteratura altissima.
Non ebbi il coraggio di fargli i complimenti. Chi si ammira troppo, deve rimanere sacro, distante.
Poi nel tempo, sono diventato sfacciato ed ho visto veramente che quel giovane uomo che suona e che sogna continua a suonare. Continua a sognare.
Ed è un Poeta della Terra e del Mare.
Suoneremo insieme. Rideremo insieme. Mi insegnerà, come sempre, a mescolare possibile ed impossibile. E ci sentiremo leggerissimi.
Sul palco ad accompagnare Paolo Benvegnù, i suoi fidati musicisti: Luca Baldini, Daniele Berioli, Gabriele Berioli, Tazio Aprile e Saverio Zacchei. Durante la serata in cui sarà ospite Pacifico, per la sua performance, si aggiungerà Silvio Masanotti alla chitarra.