2022, autoprodotto, pop rock

- Il bar dei cattivi
- Snob
- Non ho maiI
- Ballo
- Demone custode
Raffinate introspezioni
Un pop sofisticato quello degli Edera nel loro EP d’esordio. Cinque pezzi da ascoltare rilassati, una musica mai invadente, arrangiata e prodotta con grande mestiere e attenzione al dettaglio assieme a Duilio Galioto (Silvestri, Gazzè, Truppi, Avion Travel), registrata e mixata allo Studio Sette con Paolo Pecorelli e masterizzata da Maurizio Loffredo.
L’atmosfera è ampia per tutto il disco, di profondo respiro. Si sente dovunque una professionalità ed un mestiere non comuni in un’opera prima.
I testi, con richiami incrociati al titolo dell’EP, sono tutti piuttosto introspettivi e i tappeti di tastiere li fanno volare. Il tempo non è mai troppo veloce e il groove non è invadente. Per me il pezzo più significativo è il singolo che apre il lavoro. “Il bar dei cattivi” fa battere il piede, basso e tappeti di tastiere lanciano le aperture dei riff di chitarra e la voce.
Gli Edera nascono poco prima della pandemia da un’idea di Diego Tranquilli (chitarra) e Lorenzo Ceccarelli (voce) e non si perdono d’animo nonostante il periodo impedisca i concerti. Anzi, imbarcano collaboratori e il gruppo si completa con Daniele Dedici al basso, Fabrizio Campoggiani alla batteria e Giordano Ricci alle tastiere. Le registrazioni di questo primo lavoro iniziano nel 2020 per terminare la primavera del 2022.
Li aspettiamo ora alla prova del palco, curiosi di sentirli con le loro raffinate sonorità.
N1
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