ESPAÑA CIRCO ESTE

“DORMO POCO E SOGNO MOLTO” 

 IL VIDEO UFFICIALE DEL NUOVO SINGOLO È UN VIAGGIO DELL’ANIMA DALL’ITALIA AL SUD AMERICA

suono ibrido

A pochi giorni dalla release del nuovo singolo “Dormo Poco E Sogno Molto” degli ESPAÑA CIRCO ESTE, uscito lo scorso 25 settembre per la discografica Garrincha Dischiè uscito il nuovo videoclip firmato da Paolo Santamaria (già al lavoro sul grande schermo con Lo Stato Sociale e Ex-Otago): «un vero e proprio viaggio dell’anima» spiega il regista abruzzese «in cui il piacere della scoperta e l’amore si alternano in una pulsione creativa costante.»

“Dormo Poco E Sogno Molto” è il singolo più rappresentativo nella tracklist dell’atteso album “Machu Picchu”. Prodotto da Fabio Gargiulo (Lo Stato Sociale, Arisa, Eros Ramazzotti, La Rappresentante di Lista, Motta, ecc…),  è il primo disco della band più cosmopolita di casa Garrincha scritto al di fuori di un furgone e senza rincorrere aerei, bensì descrivendo dal proprio nido tutte le esperienze vissute in viaggio.

Il concept spiegato dal frontman Marcelo è avvincente: «la maggior parte di noi nasce, studia, si allontana dal posto dov’è nato in provincia, per poi avvicinarsi ad una grande città; qui si specializzerà o prenderà una laurea per poi calarsi nella società, assecondando le richieste del mondo del lavoro. A volte, però, qualcuno, per caso, nel mezzo di questo percorso canonico di realizzazione, si rende conto di non aver mai attraversato un deserto o di non essersi mai imbattuto fra le onde di un oceano e si pone delle domande che lo cambieranno per sempre. Da quel giorno quella persona è e sarà per sempre un viaggiatore».

Il videoclip di Paolo Santamaria esplora il tema del viaggio in tutte le sue sfaccettature ed è così che trovano spazio tematiche d’attualità dal peso specifico importante, quali l’eco-sostenibilità, l’equità sociale e la critica al consumismo che ben si palesa in oceani popolati da fauna di plastica, in un habitat costellato di rifiuti: «scelte politiche in linea col brano, un inno che invita a sognare mantenendo i piedi ben saldi a terra, senza dimenticare la realtà in cui ognuno è chiamato a guidare la sua canoa”.

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