2020, Lapidarie Incisioni/ Black Candy, Pop
TRACKLIST

- Il fraintendimento di John Cage
- Il sorpasso feat Cuba Cabbal
- San Gennaro
- Dedica feat Francesco Di Bella
- Treno
- Mongolfiere
- L’atomizzazione
- Mi dai dei soldi feat Andrea Cosentino
Ironica poesia contemporanea e completamente Libera
Se c’è una cosa che apprezzo e ammiro tantissimo è quando non riesco a catalogare un disco.
Quando definire un genere di appartenenza è davvero difficile.
L’ho inquadrato come pop perché ritengo nel senso più ampio possibile il termine “musica popolare moderna”.
Lucio Leoni per me è una nuova scoperta, ma di quelle belle belle davvero.
Questo è uno di quei dischi che esigono il silenzio e l’attenzione massima, perché ogni parola deve essere ascoltata con la dovuta concentrazione.
Un disco vario, che alle prime due tracce ti fa dire “Wow! Finalmente del rap figo!”, ma senti che qualcosa stride, che sbagli e lo riduci definendolo rap.
Allora ti racconti che è pop, ma anche quello non lo veste troppo bene, o forse veste tutti questi abiti divinamente.
Si intitola “Dove Sei Pt.1” il nuovo lavoro del nostro autore, attore, cantante, campione di apnea…cosa seeeei Lucio?
Sei forte!
Parla, canta, recita…non conosco (ancora) il suo trascorso, ma come sono solito fare quando un disco mi conquista, vado alla ricerca delle radici, voglio sapere da dove arriva, in che generi ha mosso i primi passi, perché qui c’è sostanza, molta sostanza.
Se così non fosse, non sarei a mezzanotte passata, seduto al tavolo della cucina, con le cuffie e il volume che trasporta ogni mia cellula tra arpeggi di chitarra acustica, una voce calda e sicura, una di quelle voci, che ti rassicurano, ma che senti che ha un passato, forse un po’ oscurato, che ne ha viste parecchie.
É con “Mongolfiere” che si svela forse per quello che è nel suo lato più intimo, quel cantautorato puro, privo di atteggiamenti, dove è solo la sincerità della voce che intona le giuste parole a riempire l’anima di chi ascolta, e nello specifico, ora ad ascoltare ci sono io.
Lucio fa suoi artisti come Battiato e Bluvertigo tra citazioni e somiglianze, dando mostra dell’humus culturale nel quale dev’essere cresciuto questo ormai non più giovanissimo cantautore che sancisce il raggiungimento dell’età adulta in questo disco stupefacente.
Quando un album è composto da 8 tracce e nessuna di queste si somiglia, nessuna di queste ripete in qualche modo la precedente e non anticipa la successiva, quando ogni canzone appartiene ad un genere per fare un disco che fugge da ogni etichetta, vuol dire che è davvero un gran bel lavoro.
E senti che non è quel voler far sentire che sai fare tutto o che sai spaziare, è semplicemente Libertà di espressione artistica.
L’ultima delle prime otto tracce (sì, ne arriveranno altre in una seconda parte di lavoro) che ci portano in casa Lucio Leoni e la squadra di musicisti che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera, conclude questa prima parte con un testo simile:
“Lo sai che dietro ogni cicatrice c’è una storia? Se ti racconto la mia storia mi dai dei soldi?Vedi la mia gamba? Pensi che sia una storia che non ti riguarda? Lo sai che le mine antiuomo le fabbricano in Italia? Ora ti riguarda? Ti senti in colpa? Mi dai dei soldi?”
Ottimo lavoro Lucio! Ora caro il mio lettore, fatti un regalo e corri ad ascoltare “Dove Sei Pt.1” perché ne rimarrai profondamente e positivamente colpito se come me, ami la varietà e la moltitudine di forme di espressione, e soprattutto i contenuti.
